mercoledì 11 febbraio 2009

Blu

Nel cielo dipinto di blu…quanta cazzo di vernice ti cade addosso? Per quello si chiama “volta celeste” perché ci pensi dieci mila volte a ridipingerla.

Volta. C’era una volta. Quando? Una volta. Time! Cherubini direbbe “Tempo, novantanove battute al minuto” dopo di che hai un fiatone talmente tremendo che quello che rimane di te non esiste più. C’eri una volta. E adesso ci sei novantanove volte in meno.

Figurati dopo aver dipinto di blu tutta la volta. Ci vorrebbe una svolta. Chiamo un taxi. Il numero novantanove. Effettuo la svolta. Perché la vita non è come la strada. Non esiste il senso unico. Può esserci traffico, ma le strade sono infinite. Come il cielo. Come il colore Blu.

Blu..blu. Mi piace il blu. Sarà la mia svolta. Non la dipingerò…ma la vivrò.

Svolta.

sabato 7 febbraio 2009

Bla, Bla, Bla..

Termine che sintetizza l’espressione del comunicare. Termine o Inizio? Le parole dunque hanno un confine. Terminano. O iniziano?

Bla, Bla, Bla

La vocale l’ho già comprata nell’altro post. Ho finito i Jolly. Jolly terminati. Forse iniziano per qualcun altro. A meno che non abbia un asso nella manica. “Manu, Ciao!” “Ciao!”. Un ‘inizio? Forse. Un termine? Forse. Si-curamente Sì, No-curamente No.

Bla, Bla, Bla

Cosa ho scritto? Nulla. Ho semplicemente espresso il Bla, Bla, Bla.

Lo pubblico? Si. Mi ricoverano? Si. Si-cura-mente.

mercoledì 4 febbraio 2009

Cinema...

Ciak. Si gira e rigira. “Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra…tutti giù per terra”. Un, due, tre…Stella!!! E se le stelle sono cadenti possono lasciare la loro scia non solo nella volta celeste, ma anche dentro di noi. Perché ognuno di noi, una volta nella vita incontra la propria stella. E se la stella diventa una stalla non vuol dire che ci saranno anche le mucche.

Ciak. Si gira e si riprende. Ma se sei sotto la panca crepi come la pecora (le capre si sono ormai estinte). E visto che la pecora muore e le mucche non ci sono, ti rimane una stalla. Ed una stalla vuota non serve a nulla. Meglio le stelle. Ti illuminano la pellicola della vita come un proiettore. Ti proiettano i colori nella sceneggiatura della tua vita. Tu sei lo scrittore, sei tu che proietti. Anche Gigi Proietti proietta. Ma non è il solo.

Sii il protagonista. Non servono né le mucche, né le pecore. Non siamo nella Vecchia Fattoria ia ia o. O forse si. Non lo so. Compro una vocale. E poi giro.

Giro e rigiro. Giro e rigiro la ruota della vita. Non importa dove mi porterà. “Giro giro tondo, giro in tondo e giro il mondo” ed il finale della mia storia porterà le parole, la passione ed i desideri che custodisco fra le stelle.

Sogna…sogna ancora.

lunedì 2 febbraio 2009

A Qualcuno Piace Corto...

A qualcuno piace corto. Magari a più riprese.

Ad altri lungo ed intenso.

A molti basta solo che sia spettacolare, che sappia stupire ed emozionare.

Comunque lo giri, il cinema piace pressochè a tutti, nelle sue diverse forme.

A Noi, Neuroni Puliti, piace il mai visto. Ve lo offriremo in pillole. Il colore dell'interpretazione lo deciderete voi.

Ma una cosa è certa: sarà pura fantasia!

domenica 1 febbraio 2009

Sentire, parlare...

Sentire, parlare, capire. Tra il dire e il fare non solo c’è di mezzo il mare ma un grande culo che ti devi fare. Grosso come la montagna. E se la montagna non arriva da te, tranquillo che non incontri neanche Maometto.

Sentire, parlare e capire. Ascolti, recepisci, ingoi parole, suoni e anche immagini. E’ chiaro, almeno pare anche perché tra il dire e il recepire c’è sempre Maometto con la montagna. Alla fine forse è meglio del mare perché se non sai nuotare almeno non affoghi. Ma il succo, senza polpa, del discorso è che alla fine non hai capito un cazzo.

Sentire, parlare e non capire un cazzo. Ma è fondamentale capire? Che cosa c’è da capire in fondo. Il mare? Maometto? La montagna? Sono punti di vista. I punti di vista sono soggettivi, quindi sia giusti che errati. Errare è umano. Perseverare da coglioni. O da chi non capisce un cazzo. Ma in fondo cosa c’è da capire? Eppure trascorriamo parte della vita tentando di comprendere situazioni.
Maometto non sprecherebbe tempo cercando risposte. Scalerebbe direttamente la montagna senza affogare nel mare.

Sentire, parlare e scalare. Sii pioniere di te stesso. Scalati. Tu sei la montagna. E se non capisci un cazzo è forse perché ti stai facendo troppe seghe mentali per capire cose che andrebbero solo vissute.

Vivi.